Natalya Kolykanova, riflessi russi ai Cantieri
Natalya Kolykanova, riflessi russi ai Cantieri
Un attrice-donna è un mondo intero
La strega della montagna rappresenta la volontà di purificarsi dal male che non è soltanto quello fisico ma anche quello psicologico, che forse ne è la causa. La donna amazzone, simbolo dell’umanità che supera il dolore e la diversità, trova in questa mia contaminazione tra il teatro orientale e quello russo, la possibilità di affermare che un attrice-donna è un mondo intero e che il teatro come sosteneva anche Dostoevskij possiede anche una sua capacità “terapeutica”
Natalya Kolyakanova
Progetto Amazzone
II edizione
Città di Palermo
Associazione Arlenika
elaborazione-direzione
Anna Barbera-Lina Prosa
Il riflesso liberamente ispirato a ” La strega della montagna” di Zeami Motokiyo;
e a Il giardino dei ciliegi, Tre sorelle, Il gabbiano, di Anton Cechov.
Si tratta dell’esito scenico del Laboratorio Attori a Skaigava condotta
da Natalya Kolykanova della Scuola d’Arte Drammatica di Mosca.
In scena: Gousel Cuyriaeva; Larissa Novikova ( Scuola d’Arte Drammatica, Mosca)
Natalya Orlova( Teatro di Arte Mosca). Assistente-attrice: Kadigia Bove
Partecipazioni: le attrici del Laboratorio progetto teatrale: Passaggio di donna dal’900 a cura
di Lina Prosa. Cantieri Culturali, nov. 1998 Palermo.
Scheda:
Titolo: Natalya Kolykanova, riflessi russi ai Cantieri
Di: Nosrat Panahi Nejad
Assistente: Luisa Mazzei
Foto, audio, montaggio: Nosrat Panahi Nejad
Durata: 15 minuti
Produzione: Luisa Mazzei- Nosrat Panahi Nejad 1989