Franco Scaldati ” La religiosità” di Nosrat Panahi Nejad
Franco Scaldati “La religiosità”
di
Nosrat Panahi Nejad
il pozzo di scaldati teatro senza tempo
di Guido Valdini
Spettacolo che lui non vide (almeno in quell’ edizione) e che perciò affronta con un occhio curioso, meno coinvolto e più disponibile allo spaesamento. Il film si proietta venerdì al l’ Auditorium della Rai (viale Strasburgo 19), alle 19 e alle 21. Interverranno Valentina Valentini, Salvatore Ferlita, Franco Scaldati e Nosrat Panahi Nejad. Nejad è partito da una vecchia fotografia in bianco e nero che ritrae in posa i giovani protagonisti del Pozzo dei pazzi del ’76, smontandola e rimontandola in un puzzle di minuti frammenti, per costruire un’ opera che, se non intende rendere le suggestioni dell’ atmosfera di quella stagione, possiede lo sguardo diacronico di chi, filtrandola obliquamente, cerca di cogliere le tracce di un’ esperienza che continua fino ad oggi, all’ interno di una città-quartiere che sembrerebbe sfuggire al tempo…..
https://www.nosratpanahinejad.it/franco-scaldati-il-pozzo-del-teatro/
Si tratta di una teca visiva di memoria, indipendente, sulla città di Palermo.
La Repubblica -Paola Nicita
Sarà che la memoria dei luoghi e delle persone ama la distanza nella messa a fuoco, o perché fermare uomini e cose in un fotogramma è un tentativo di immortalità, non disgiunta da un’ epica del ricordo: forse per questo Nosrat Panahi Nejad, iraniano, studi di cinema e fotografia tra Milano e Bologna, ha scelto di diventare l’ uomo della memoria dei maggiori personaggi che hanno attraversato, narrato, arricchito culturalmente quest’ Isola. Nato a Ahvaz nel 1953, giunto a Palermo nel 1993, Nostrat Panahi raccoglie dati, storie, immagini, colleziona esistenze con determinata ostinazione; materiale vario, a volte custodito senza ancora immaginare dove andrà a finire, come verrà composto, montato, utilizzato. Lo slancio per la realizzazione di questo repertorio del ricordo è però la molla più autentica per Nosrat, unita ad un’ analisi del processo del visibile, maneggiato con cura: ed è con queste linee guida che hanno preso forma i suoi più recenti lavori, quattro documentari — totalmente autoprodotti, insieme a Luisa Mazzei……Link all’articolo