Il Gattopardo visto da Nicolò Scafidi
di NOSRAT PANAHI NEJAD L’immagine fotografica documentaria si presta a molteplici letture. Una fotografia che concerne un episodio realmente accaduto è sicuramente la mera documentazione del medesimo. Ma essa è
di GOFFREDO FOFI Se Il Gattopardo sia un grande romanzo è opinione controversa ancor oggi, oltre le vicissitudini editoriali notissime dei rifiuti vittoriani e degli entusiasmi bassaniani. Si può senz’altro dire che è un
Roberto Rossellini a Palermo
di NOSRAT PANAHI NEJAD Già in altra occasione(1) abbiamo sottolineato l’importanza del genere fotografico si gira (da non confondere con le fotografie di scena le quali spesso seguono, l’asse della cinepresa); ed inoltre abbiamo sottolineato la necessità di una verifica sul rapporto che intercorre, quasi da sempre, tra l’immagine fotografica stampata e l’immagine pellicolare.
Scene campestri nelle fotografie di Nicolò Scafidi
di NOSRAT PANAHI NEJAD Città-Campagna: nelle loro ampie accezioni tuttora formano l’eterno binomio delle opposte fotogenie. Da un lato esiste lo spazio urbano con le sue ulteriori complicazioni-implicazioni moderne e novecentesche depositate nell’uomo. Questo spazio a sua volta ha perfezionato, nel corso del tempo, portando al culmine, la ricerca sul ritmo, sul movimento e sulla potente resa visiva dell’energia la quale..
Eugenio Bronzetti il Fotografo
di NOSRAT PANAHI NEJAD Il serbatoio tematico dei fotografi dell’inizio del Novecento fu tanto vasto quanto il presunto enciclopedismo della stessa immagine ottica. La fotografia, questa supplenza meccanica dell’occhio
CONVERSAZIONE CON EUGENIO BRONZETTI Nosrat: Signor Bronzetti che cosa ha significato per lei la fotografia? Bronzetti: Io l’ ho definita a mio modo una autentica espressione della realtà che a volte può essere pericolosa
Le fotografie di Abbas Kiarostami
di NOSRAT PANAHI NEJAD n lingua Farsi il termine usato per indicare la fotografia è Aks. E da tale sostantivo si forma il verbo composto ‘Aks greftan, che allude all’azione di fotografare. Più precisamente il sostantivo ‘Aks significa “il rovescio”, “il ribaltato” di ogni cosa.
L’ anteprima Italiana a Palermo , Real Albergo dei Poveri, 18/27 marzo 1996
Loggia Fotografica di Enrico Seffer
di NOSRAT PANAHI NEJAD Nella Palermo di fine Ottocento l’arte fotografica era oramai diffusa e, in particolare, la scena cittadina era dominata dal binomio Incorpora (1) Interguglielmi(2). Solo più tardi, e non senza sforzo si inserì Enrico Seffer riuscendo ad affermarsi e a costruire il terzo nome di rilievo.
Enrico Seffer (1839-1919) era di estrazione media. Suo padre Pietro Seffer (1777-1860) esercitò il mestiere di caffettiere a Palermo