Documentazione teatrale con il telefonino: Anghelos, Workshop a cura di Donadoni-Battistini, Teatro Garibaldi alla Kalsa, Palermo

Documentazione teatrale con il telefonino

di

Nosrat Panahi Nejad

La Fluidità del testo/luogo ma anche la fluidità del mezzo.

Ai fini di una documentazione non è più necessario una particolare autorevolezza del mezzo.
Ogni strumento, nell’epoca della totale polverizzazione iconica, può, pizzutianamente,

rendersi partecipe e testimone dell’Esperienza e delle esperienze del/nel mondo.
La captazione delle tracce della Memoria e delle memorie,

così potenti e cosi sconvolgenti, per essere al passo

con “le cose” non ha più bisogno della ridondanza del medium.

Come afferma J. L. Borges:
“[Le cose] dureranno più in là del nostro oblio”

Nosrat Panahi Nejad

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Anghelos

Anghelos 01

Documentazione teatrale con il telefonino:

Anghelos, Workshop a cura di Donadoni-Battistini,

Teatro Garibaldi alla Kalsa Palermo

05/maggio/2014

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Dal programma di sala

Anghelos messaggeri dalla Tragedia Greca di Maurizio Donadoni e Andrea Battistini

Anghelos messaggeri dalla Tragedia Greca
22 aprile 4 maggio
Laboratorio teatrale per attori under 30
Sessione aperta al pubblico

 Nell’amore tragico della Grecia antica l’angelo,  il messaggero, è sempre stato uno dei ruoli cardine. Testimone oculare di eventi accaduti altrove, arriva di corsa a portare qualche notizia, per lo più funesta. Lo spazio scenico, a secondo il racconto, si trasforma: nella spiaggia desolata dove un giovane eroe viene assalito e ucciso da un mostro marino; nella caverna dove una giovane eroina, sepolta viva, si è impiccata; nell’altra dove il cadavere di un principio, che ha tradito la patria, viene lasciato in pasto ai cani; nell’Egeo in tempesta dove le navi greche cofano a picco scontrandosi l’una contro l’altro come montani infuriati; nell ‘ accampamento greco sotto le mura di Troiani ancora da conquistare; nei boschi del monte Cicerone dove un ragazzo, travestito da donna, viene ucciso e fatto a pezzi dalla madre resa folle dal dio del l’ebbrezza.
Davanti agli spettatori la scena evocativa messaggero si materializza. La gente vede e vive ciò che il messaggero rivede e rivive, corpo, anima e voce.
Il laboratorio “Anghelos” attraversa i racconti dei messaggeri della tragedia greca, più o meno noti, più o meno tragici, strutturadnoli in “ipertesto” articolato in capitoli che racconteranno di uomini e dei, di fato e destino, di follie e saggezza, di eroismo e bassezza, vittorie e sconfitte, amore e morte, di popoli schiavi, di tragedie dinastie di ordinaria viltà,  di straordinario coraggio. Messaggi che ci arrivano da un passato mitico restituito in forma moderna, mescolati a frammenti di “notizie” che affollano il nostro presente restituite in forma antica. Inquadrati da un prologo e un epilogo corali. Nel primo, dall ‘ Agamemnone di Eschilo, un messaggero aspetta invano da anni un messaggio da comunicare; nel secondo, da un racconto di Kafka, un messaggero tenta invano di consegnare a qualcuno il messaggio di qualcun altro. Perché tutti quanti aspettano che un messaggero arrivi, prima o poi, mentre scende, inevitabile, per ciascuno di noi, la sera.

Messaggeri:
Alessandro Accardi, Alessio Barone
Elena Bennati, Gianfranco Cacciatore
Martina Cassenti, Gabriele Cicirello
Davide Cirri, Federica D’Amore
Luciano Falletta, Roberta Favuzza
Nino Faranna, Alberto Lanzafame
Laura Mascari, Constanta Minafra
Lidia Mezzapelle, Silvia Trigona
Floriana patti, Paolo Pintabona
Giovanni Rizzuti, Ada Simona Totaro
 Sara Panahi Nejad

A cura di
M. Donadoni e A. Battistini